Il digitale contribuisce a rendere le esperienze di viaggio delle persone più comode e piacevoli, semplificando diverse situazioni nel contesto urbano ed extraurbano in maniera integrata.
Pensiamo, ad esempio, ai vantaggi della digitalizzazione dei pagamenti relativi alla mobilità urbana, tale evoluzione sottende, infatti, un cambio di paradigma che va dal costo predefinito di un titolo di viaggio al pagamento in base all’esperienza effettuata e quindi post fruizione del servizio.
Si tratta di una integrazione tra la mobilità e i nuovi servizi in ambito smart cities su cui Nexi, ha profuso le proprie forze nel migliorare sempre di più le soluzioni di pagamento in ottica di sicurezza, facilità e user experience estendendole anche a tipologie diverse di servizi, come ad esempio, il pagamento delle ore di sosta nei parcheggi.
Sempre più spesso i cittadini pagano con carta le spese di mobilità: dall’autostrada al trasporto pubblico locale, al pagamento dei parcheggi. Qui la facilità e la sicurezza dell’esperienza di acquisto rendono questo nuovo modo di pagare molto gradito dagli utenti.
Nexi e Intesa Sanpaolo, ad esempio, hanno avviato una sperimentazione che consente, applicando le regole transit al mondo dei parcheggi, non solo di innovare il servizio, ma anche di migliorarlo in maniera continua grazie alla possibilità di raccogliere informazioni sul gradimento dell’utenza nel settore.
Queste informazioni permetteranno ai circuiti di pagamento di valutare l’applicabilità delle proprie regole di pagamento transit a un settore nuovo e, parallelamente, alle aziende di trasporto di verificare la possibilità di definire nuove tariffe in modalità “park&ride”.
In questo modo gli automobilisti possono fruire di servizi di interscambio pubblico-privato per raggiungere centri cittadini o luoghi di interesse contribuendo allo stesso tempo a migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente. La prima sperimentazione vede il coinvolgimento dell’azienda di trasporto pubblico locale di Milano, da sempre precursore nell’innovazione sui pagamenti digitali.
“Anche nel trasporto pubblico diventa sempre più prioritario pensare ad un servizio che sia integrato più facilmente con altri servizi di mobilità e accessori, dai parcheggi alle biciclette in sharing o altri servizi di mobilità esistenti in una determinata area geografica” commenta Paolo Marchetti, Direttore Commerciale, Strategie, Innovazione e Sostenibilità di ATM. “Così facendo si può davvero garantire un’esperienza di mobilità seamless, integrata e personalizzata. In quest’ottica i pagamenti contactless diventano un elemento di abilitazione chiave per garantire questo nuovo tipo di esperienza di mobilità in modo semplice”.
Il pagamento contactless è, infine, emerso dopo la pandemia come una delle chiavi per riportare le persone sui mezzi di trasporto pubblico, approfittando della tendenza globale già in crescita e dello slancio verso viaggi senza soluzione di continuità. L'implementazione dei pagamenti contactless offre agli operatori l'opportunità di eliminare molti momenti di contatto dal viaggio e ricostruire la fiducia dei clienti con un'esperienza senza interruzioni: nessun contatto, niente contante, code più brevi.
Secondo lo studio “Urban Mobility” condotto da Wakefield Research per Visa, in 9 diversi Paesi a livello globale, il 91% degli italiani si aspetta che le offerte di pagamento contactless aumentino per garantire, nell’attuale contesto pandemico e post-pandemico, una maggior accessibilità al trasporto pubblico senza contatti.